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La stagione 2013 |
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SUPERSTARS
Anche nel 2013, come nel 2012, per vincere il Superstars ci voleva una RS 5: le Audi hanno continuato a vincere metà delle corse disputate e Gianni Morbidelli ha vinto la sua quinta e sesta corona di categoria abbinando, come aveva fatto il predecessore Johan Kristoffersson, titolo internazionale ed italiano. Che i piloti delle RS 5 siano saliti 17 volte sul podio, vincendo nove volte, può far pensare ad una stagione facile: in realtà dopo le sei gare iniziali il pesarese era solo quinto in classifica. Ma a partire da Zolder (dove è apparsa la "meteora" Laurens Vanthoor) è iniziata la rimonta con quattro vittorie consecutive ed una rara dimostrazione di affidabilità e concretezza anche nelle condizioni più difficili. E il tutto malgrado i Balance Of Performance ordinari e straordinari che sempre più ne penalizzavano potenza, agilità e guidabilità . Provvedimenti che hanno reso le prove critiche per i piloti di Audi Sport Italia (solo due le pole position 2013) ma che non hanno fermato il rendimento superiore della trazione integrale in condizioni-gara: dodici i giri veloci affiancati alle nove vittorie. A pari punti con l'arci-rivale della Mercedes AMG Thomas Biagi dopo Donington, Morbidelli ad Imola aveva dalla sua finalmente anche la sorte, con la pioggia che rendeva gestibile un weekend su una pista altrimenti sfavorevole. Metteva quindi il sigillo sul titolo internazionale a Vallelunga, dove vinceva all'esordio Andrea Larini, per poi far doppietta di titolo nazionale a Franciacorta festeggiando sul podio insieme al rientrante Ermanno Dionisio. Audi Sport Italia si è inoltre affermata nel trofeo riservato ai team.
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GRAN TURISMO
Il 2013 è stata la stagione italiana GT3 più difficile per le vetture di Ingolstadt. Alla fine delle quattordici corse il miglior pilota Audi in campionato è stato Alex Frassineti: il laziale davanti a sé aveva tre equipaggi, inclusi i neo-campioni della Porsche Postiglione-Lucchini, ed ha concluso a pari punti con Passuti-Mapelli, ma classificato dietro al duo Porsche per i peggiori piazzamenti. La stagione non ha avuto un vero dominatore: tutti e dieci gli equipaggi GT3 che hanno preso il via ad ogni appuntamento hanno vinto almeno una corsa, inclusa una ciascuno per i piloti Audi Sport Italia Capello-Sonvico e Kristoffersson-Frassineti. Un motivo in più per recriminare sulla difficile convivenza con la monogomma Avon che, specie a inizio stagione, ha messo in crisi parecchi team ma in particolare le R8 LMS ultra. Nelle due corse iniziali (Misano ed Austria) le difficoltà a mandarle in temperatura hanno penalizzato la performance delle Audi. A partire dal Mugello è stato possibile pre-riscaldarle, una possibilità che ha fatto tornare in lizza le Audi in qualifica e convertita in un paio di pole position al Mugello ed a Imola. Ma proprio il Mugello, spietato con le coperture, ha visto le gomme dechappare su entrambe le vetture e messo la parola fine ad ambizioni di vittoria in campionato. Con ancora metà stagione da disputare restava l'obiettivo dei successi parziali: ma contro una concorrenza più performante e con l'autorità sportiva che non recepiva subito il gap delle R8 LMS ultra, quattro trasferte ad Imola portavano alla sola soddisfazione della prima vittoria di Dindo Capello ed Andrea Sonvico, efficaci a sfruttare la pole di quest'ultimo e gli handicap in tempo degli avversari più pericolosi. Il finale di stagione prendeva comunque una piega favorevole: a Vallelunga per la bravura di Frassineti e Johan Kristoffersson che sfruttavano la pioggia per salire due volte a podio. A Monza infine la federazione decideva di dare ascolto alle istanze di riequilibrio delle prestazioni in campo e concedeva ai dieci cilindri Audi di montare due flange da 47 mm invece delle più piccole montate sulle piste precedenti: Kristoffersson-Frassineti non si facevano sfuggire l'occasione di chiudere in bellezza l'anno.
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